6. Il parco
Il parco è parte integrante delle attività didattiche, in particolare per la nostra scuola costituisce un punto qualificante dell’intero progetto educativo e didattico.
I bambini hanno bisogno di ritrovare e ritrovarsi nella natura, di sentirsi parte integrante con il contesto naturale a cui appartengono, il giardino diventa un luogo di apprendimento di importanti conquiste e di gioco privilegiato per tutti.
I bambini sempre più vivono contesti domestici, la loro giornata, per la maggior parte del tempo, trascorre in ambienti chiusi, pertanto l’esperienza che i bambini fanno dell’ambiente naturale è molto limitata e spesso mediata dall’adulto che limita la possibilità di sperimentare liberamente la natura circostante.
L’ambiente naturale fa esplodere conoscenze e fantasia più di ogni altra funzione educativa e didattica. Il giardino è la sede più adatta dove sperimentare, pensare, inventare la realtà naturale e sociale. Esso, pertanto, si delinea come una grande scuola verde con le sue diverse aule nelle quali sperimentare linguaggi, espressioni e apprendimenti.
Un giardino pensato e progettato per i bambini è un giardino che incuriosisce, che appassiona, che diverte, che si trasforma, che è sempre diverso perché segue lo scorrere del tempo ed il mutare delle stagioni. Il giardino, così inteso, diventa un prolungamento della sezione, un atelier del corpo, dei sensi per la conoscenza del mondo, dell’intimità e della relazionalità, un luogo in cui fare esperienza diretta dei temi affrontati in sezione. Il giardino può diventare un luogo accogliente in cui ognuno avrà opportunità di apprendere, relazionare, giocare, perché lo spazio esterno offre opportunità ludiche, sensoriali, didattiche che in sezione possono solo essere riprodotte in modo artificiale.
In un giardino così progettato, un importante spazio è dedicato all’orto scolastico in cui è possibile sperimentare “quell’imparare facendo” che unisce teoria e pratica, il pensare, il ragionare con il progettare ed il fare.